The Soul Cages, Maurizio Galimberti, Andrea Garuti, Ilaria Turba, Nicola Vinci, Fernando Zaccaria

Maurizio Galimberti (2007) Tribute to Mario Giacomelli

Maurizio Galimberti (2007) Tribute to Mario Giacomelli Mosaico di polaroid cm 85 x 45

The Soul Cages

Maurizio Galimberti, Andrea Garuti, Ilaria Turba, Nicola Vinci, Fernando Zaccaria

Opening: giovedì 24 settembre 2009 ore 19,00
Dal 25 settembre
al 21 novembre 2009.

A cura di Alessandro Trabucco.

La galleria Glenda Cinquegrana: The Studio è lieta di presentare la mostra TheSoul Cages, una collettiva a cura di Alessandro Trabucco, comprendente i lavori di Maurizio Galimberti, Andrea Garuti, Ilaria Turba, Nicola Vinci e Fernando Zaccaria. La mostra, che propone una variazione sul tema della città contemporanea a partire dal genere tradizionale della fotografia di architettura, offre un punto di vista prospettico particolare attraverso la mistione di fotografia ed installazione.

Nel libro intitolato Città panico l’autore Paul Virilio asserisce che gli agglomerati urbani attuali paiono fagocitare la normale esistenza dell’essere, con importanti ricadute nel vissuto quotidiano. Le città sono gabbie di anime, ossia strutture abitative ciclopiche e parcellizzate, in cui le singole comunità, tenute in scacco dal clima di tensione e sfiducia, vivono come mondi isolati che gravitano attorno a se stessi, privi di qualunque punto di riferimento esterno.

In The Soul Cages, gli artisti selezionati, generalmente concentrati sull’involucro del fattore urbano, rileggono l’esterno alla luce dell’interno. La città, da agglomerato disseminato di episodi urbanistici muti, si trasforma in un territorio la cui cartografia complessa è costituita non dai semplici luoghi, ma da presenze. Lo sguardo degli artisti, nel tentativo di rintracciare le disiecta membra di umanità urbana contemporanea, si spinge oltre le semplici architetture, e della città tocca le differenti declinazioni, costituite dalle piazze, le metropolitane, fino alle abitazioni.

The Soul Cages, conclude Trabucco, propone una visione disincantata della città, e degli aspetti che, passando inosservati nella frenesia e ripetitività dei gesti e delle abitudini di ogni giorno, solo l’arte può captare, avendo la possibilità e capacità di coglierne le problematiche più urgenti.

Andrea Garuti, 2008, Hong Kong, dalla serie Slow Motion, stampa digitale su tela, cm 60 x 200
Exit mobile version